martedì 7 maggio 2013

ESPERIENZA CON LABICUPER 2013 RIVE DI COL SAN MARTINO E COLBERTALDO – VALDOBBIADENE DOCG


ESPERIENZA CON LABICUPER 2013
RIVE DI COL SAN MARTINO E COLBERTALDO – VALDOBBIADENE DOCG


Questa vuole essere una prova pratica di sperimentazione del labicuper sulle Rive di Col San Martino e Colbertaldo, nel cuore del Valdobbiadene DOCG. La sperimentazione ha come scopo la possibile riduzione dell’impatto ambientale della viticoltura e l’utilizzo di prodotti meno impattanti sia per l’operatore che esegue manualmente i trattamenti, l’operatore che poi va a lavorare in vigneto e per il turista che liberamente passeggia in queste spettacolari colline DOCG. Premessa essenziale è chiarire in via preventiva che non tutte le zone sono adatte ad una viticoltura biologica-biodinamica ma solo quelle in cui il microclima lo permette. Sono pertanto stati scelti 5 vigneti all’interno dell’azienda in cui la pressione della peronospora risulta essere inferiore, in base all’altitudine, bagnatura fogliare ed esposizione, 3 Rive sono di alta collina, 1 media collina e 1 in pianura Prosecco DOC immediatamente a ridosso della zona DOCG.



N         VIGNETI                                      DENOMINAZIONE                     ALTITUDINE    ESPOSIZIONE
1   RIVE DI COLBERTALDO              VALDOBB. DOCG                          250-300m            SUD
2   RIVE DI COLBERTALDO              VALDOBB. DOCG                          180-200m            SUD-SUD EST
3   RIVE DI COL SAN MARTINO       VALDOBB. DOCG                          200-250m            360°
4   RIVE DI COL SAN MARTINO       VALDOBB. DOCG                          250-300m            SUD
5   PROSECCO DOC CSM                   PROSECCO DOC                            160m




Il clima della zona tende a concentrare le precipitazioni nei mesi primaverili in particolare maggio, estati anche siccitose ma difficilmente si presentano bagnature fogliari in grado di dar luogo ad infezioni secondari, e nei mesi autunnali in particolare novembre, con precipitazioni annue di circa 1000mm annui. I primi quattro vigneti negli scorsi anni sono stati trattati con i più comuni antiparassitari in commercio, Forum MZ, Ridomil Gold MZ e Melody Compact mentre il vigneto numero 5, probabilmente anche il più delicato dal punto di vista peronosperico, negli scorsi anni è stato trattato con i medesimi prodotti mentre nel 2012 è stato trattato con Coprantol HI-BIO, Fosfid’or e Microthiol, 12 trattamenti. I trattamenti svolti gli anni scorsi sono stati condotti con FORUM MZ [Xn, Pericoloso per Ambiente] fungicida con principio attivo Dimetamorf e Mancozeb, RIDOMIL GOLD MZ [Xn, Pericoloso per l’Ambiente] con principio attivo Metalaxyl M e Mancozeb e Melody Compact [Xi, pericoloso per l’ambiante] e rame metallo. Come detto in precedenza, dopo i trattamenti positivi svolti  sul vigneto 5 nel 2012 con Fosfidor [NA], Coprantol HI-BIO [Xi], Microthiol e collante, l’abbassamento del costo dei prodotti per i trattamenti è stato di un 20% con un trattamento in più rispetto al 2011. Quest’anno mi propongo di estendere alle Rive 1-2-3-4 trattate manualmente, il “tentativo biologico” utilizzando però il LABICUPER che dovrebbe garantire una certa resistenza al dilavamento e permettere di conseguenza di allungare i tempi tra un trattamento e l’altro. L’obiettivo è quello di avvicinarmi il più possibile ai 7-8 trattamenti eseguiti gli anni scorsi. In collina i trattamenti sono eseguiti manualmente e non è pensabile superare la soglia dei 10 trattamenti altrimenti i costi soprattutto di manodopera sarebbero tali da non renderlo conveniente. La stagione 2013 è iniziata con una pioggia insistente a partire da fine febbraio[40mm] ed ha caratterizzato anche marzo[291mm], aprile[124mm] e la prima metà di maggio[140mm]. Temperature primaverili abbastanza fredde hanno rallentato la germogliazione in media di 15gg, salvo poi recuperare in corrispondenza di temperature sulle medie stagionali e l’abbondanza d’acqua disponibile. L’azienda oltre che aver bandito Mancozeb, Folpet e Metiram sta cercando di valutare la possibile strada per ridurre l’impatto ambientale.
LABICUPER
Labicuper è una formulazione liquida a base di gluconato di rame, che presenta una concentrazione di ioni rame (Cu2+) pari all’8%. Applicato a 3 ml/l, in condizioni di serra, Labicuper ha permesso di ottenere un controllo dell’infezione di peronospora superiore a quello ottenuto con idrossido di rame (Kocide 2000, 1,42 g/l, 35% Cu2+) considerato come standard commerciale (rispettivamente il 2,3 e il 12,2% di gravità della malattia su foglia). Gli studi di persistenza dell’attività di Labicuper nel tempo indicano che la sua attività antiperonosporica non diminuisce se applicato fino a sei giorni prima dell’infezione. Tuttavia, sperimentazioni sulla resistenza al dilavamento mostrano un lento calo dell’attività del prodotto, pur mantenendo un’efficacia del 49% anche dopo 50 mm di pioggia simulata. Si ha conferma dell’elevata attività del gluconato di rame anche nelle prove di campo, condotte in Trentino ed in Piemonte dal 2005 al 2009. In entrambi i siti, in ciascun anno, il controllo delle infezioni di peronospora con Labicuper risulta essere del tutto comparabile a quella ottenuto con idrossido di rame sia su foglie che su grappoli. Le analisi effettuate alla raccolta dell’uva hanno evidenziato che anche la resa e la qualità dei grappoli è simile allo standard commerciale. In tutte le prove di campo, le quantità di rame metallo utilizzate in Trentino e in Piemonte nei trattamenti con Labicuper sono risultate, rispettivamente, circa il 30 e 60% inferiori a quelle utilizzate per i trattamenti con idrossido di rame, rimanendo comunque inferiori al limite legale dei sei kg/ha anno. In conclusione, Labicuper consente un controllo totale della malattia con un apporto inferiore di rame metallo nell’ambiente e può essere considerato un valido prodotto per la lotta biologica alla peronospora.
Fertilizzante di alta tecnologia concepito per apportare rame di natura organica per via fogliare e radicale, in forma sistemica e completamente solubile. La perfetta traslocazione di questo elemento e la sua distribuzione uniforme nella pianta conferiscono a Labicuper proprietà rinforzanti e protettive contro alcune avversità crittogame come peronospora, occhio di pavone, marciumi da Phytophtora, ticchiolatura, bolla, moniliosi, corineo ed anche contro batteriosi. Quelli che per le piante sono contenuti ottimali di rame, corrispondono a livelli di alta tossicità per funghi, batteri e alghe. Ciò trasforma LABICUPER in un prodotto rinforzante molto efficace.
Il mantenimento di livelli nutrizionali di rame adeguati ci fornisce, oltre ad un buon funzionamento del metabolismo, una resistenza molto efficace contro funghi e batteri. Possiamo applicare il prodotto con finalità, preventiva nei periodi di rischio di infezione da parte di funghi e batteri, si può applicare da solo, oppure in presenza della malattia, per aumentare l’efficacia dei trattamenti fitosanitari, diminuire lo stress che essi generano e conferire resistenza.
Vantaggi:
  1.   Previene il rischio di infezione da parte di funghi e batteri; può essere applicato da solo.
  2. Ottimizza i trattamenti fitosanitari creando resistenza e attenuando lo stress che questi ultimi possono generare; miscelando Labicuper ai tradizionali prodotti antiperonosporici la dose di fungicida può essere ridotta fino ad un 50%.
  3.   L’azione sistemica comporta una distribuzione uniforme in tutte le parti della pianta.
  4.  La sua formulazione a base di complessi organici naturali favorisce l’assorbimento e la circolazione del rame all’interno della pianta.
  5. I residui di rame lasciati nell’ambiente sono insignificanti in comparazione con le tradizionali cure antiperonosporiche.
  6.  Labicuper non si dilava con la pioggia grazie al suo rapido assorbimento.
  7.  Persistenza molto bassa nei frutti dopo i trattamenti.
  8. Labicuer non da’ luogo a fenomeni di fitotossicità nelle piante trattate.
  9. Compatibile con la maggior parte dei prodotti fitosanitari, ad eccezione di polifosfati, fosfati e prodotti altamente alcalini. Non mescolare con ossicloruro di rame.
  10. Labicuper è utilizzabile in agricoltura biologica


TRATTAMENTI E ANDAMENTO METEO
VIGNETI
DATA
1
2
3
4
5
PIOGGIA
NOTE
29 APRILE
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
BORNEO 25ml/hl
30 APRILE
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
BORNEO 25ml/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
BORNEO 25ml/hl
1mm
1 MAGGIO
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
BORNEO 25ml/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
78mm
4 MAGGIO
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
KOCIDE 2000 100g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
KOCIDE 2000 100g/hl
18mm
8 MAGGIO
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
QUELATEK Fe 150g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
QUELATEK Fe 150g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
BORNEO 25ml/hl
34mm
SCOTTATURE CAUSATE DALLA MISCELA LABICUPER CON CHELATI DI FERRO!!!
12 MAGGIO
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
TRAD. BMnFe 150g/hl
11mm
LEGGERISSIME SCOTTATURE, NON SUPERARE I 100g/hl DI MICROELEMENTI
13 MAGGIO
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
14 MAGGIO
LABICUPER 300ml/hl STIM ROOT 270ml/hl ARIUS 30 ml/hl

LABICUPER 300ml/hl STIM ROOT 270ml/hl ARIUS 30 ml/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl

140mm
UTILIZZO DI AMINOACIDI SULLE RIVE 1 E 3 CON LE SCOTTATURE PRIMA DETTE, RESTO OK
18 MAGGIO
SOSPESO PER I PROBLEMI DI SCOTTATURE DOVUTE ALL’ABBINAMENTO DI LABICUPER CON CHELATO DI FERRO QUELATEK Fe, TRATTAMENTO CONVENZIONALE
SOSPESO IN VIA CAUTELATIVA PER COMPRENDERE LA CAUSA DELLE SCOTTATURE SULLE RIVE 1 E 3, TRATTAMENTO CONVENZIONALE
SOSPESO PER I PROBLEMI DI SCOTTATURE DOVUTE ALL’ABBINAMENTO DI LABICUPER CON CHELATO DI FERRO QUELATEK Fe, TRATTAMENTO CONVENZIONALE
SOSPESO IN VIA CAUTELATIVA PER COMPRENDERE LA CAUSA DELLE SCOTTATURE SULLE RIVE 1 E 3, TRATTAMENTO CONVENZIONALE
LABICUPER 300ml/hl
ARIUS 30 ml/hl

98mm

27 MAGGIO
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
SOSPESO PER I PROBLEMI DI SCOTTATURE DOVUTE AL A TRATTAMENTO RAVVICINATO CAUSA PRESUNTO DILAVAMENTO A TRATTAMENTO APPENA INIZIATO, TRETTAMENTO CONVENZIONALE
43mm

7 GIUGNO
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
28mm

18 GIUGNO
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
TRATTAMENTO CONVENZIONALE
46mm
Viti riprese dopo scottature, si riprende con labicuper
1 LUGLIO
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl

LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl

Ok
13 LUGLIO
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
5mm
ok
3 AGOSTO
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
LABICUPER 300ml/hl FOSFIDOR 400ml/hl MICROTHIOL 300 g/hl
IRRIGAZIONE A GOCCIA su vigneto 3 e 5, a pioggia su vigneto 2
Ok


L'annata è stata caratterizzata da primavera-estate al quanto anomala, primavera, come si vede da tabella, molto piovosa che ha messo a dura prova i viticoltori, fioritura avvenuta negli ultimi giorni piovosi, seguita da fine giugno da un cambiamento radicale del meteo sfociato in un'estate che in breve tempo ha portato le viti prima abituate a "nuotare in acqua" a stress idrico concluso con le piogge di fine agosto. Settembre ha ripreso con sole e temperature elevate, due forti eventi temporaleschi hanno portato la grandine poco prima della vendemmia nella zona di Conegliano e Pieve di Soligo. La vendemmia è iniziata il 20 settembre in Riva 4 e a ruota tutte le altre. In sostanza ottima sanità e qualità delle uve assenza totale di peronospora alle foglie tranne che sul vigneto 5 comunque dopo quasi 60g di assenza di trattamenti e 150mm di pioggia.

CONCLUSIONI:

L'esperienza condotta con labicuper purtroppo "monca" del periodo forse più critico, quello della fioritura, è stata comunque a mio avviso positiva. La stagione primaverile non ha facilitato la sperimentazione di un prodotto non conosciuto da me e poco dal tecnico/rivenditore che ha portato a commettere errori grossolani di utilizzo, ma che ha sicuramente evidenziato le potenzialità di tale prodotto nel ridurre l'impatto ambientale e nel combattere la peronospora. Il prodotto è sempre stato utilizzato in abbinamento al fosfito di potassio Fosfidor sistemico anch'esso, da notare che il fosetil di alluminio non è utilizzabile insieme al labicuper in quanto la combinazione, genera tossicità per la pianta. Il numero dei trattamenti è stato accettabile e facilitato dal microclima delle rive e dall'esplosione dell'estate da fine giugno che ha consentito di recuperare i trattamenti in più effettuati a maggio, per il prossimo anno ovviamente mi ripropongo di utilizzarlo tutta la stagione, facendo tesoro degli errori passati. La differenza con l'utilizzo di prodotti chimici si sente, si vede e se consideriamo che anche l'IVA è favorevole in quanto si tratta di concime fogliare, porta a effettivi vantaggi a cui non voglio rinuciare!

domenica 24 febbraio 2013

VALDOBBIADENE DOCG: TIPOLOGIE, METODO E ZONA DI PRODUZIONE


VALDOBBIADENE DOCG: LA VENDEMMIA

La vendemmia è il momento più importante ed atteso di tutto l’anno. In ogni casa di viticoltori c’è fermento, si prendono accordi per la manodopera, si preparano le forbici, i secchi, le botti, i trattori e i rimorchi. Qui la vendemmia è come un rito religioso, come da millenni, avviene esclusivamente a mano per preservarne l’integrità degli acini e quindi la qualità del prodotto. Si fanno le ultime ricognizioni tra le viti e fremendo si scrutano le previsioni del tempo in cerca di un po’ di bontempo. La vendemmia inizia nel giorno stabilito dal Consorzio di Tutela, nel momento ideale per una vinificazione ideale. Ella è una gioiosa festa e coinvolge famiglie, parenti, amici e conoscenti che tra le ridenti colline fanno riecheggiare il rito millenario della vendemmia come gioia di vita, come libertà nell’immenso verde.
La maggior parte delle aziende sono di piccole dimensioni e a conduzione famigliare, mentre le più grandi si trovano nei più pianeggianti colli di Conegliano. Non tutti i viticoltori trasformano da loro l’uva in vino ma questo può avvenire nelle tre grandi cooperative oppure nelle aziende spumantistiche. Tra i viticoltori, proprietari delle “Rive”, e cooperative-spumantisti esiste un stretto rapporto di collaborazione per la gestione delle vigne, in questo modo i vignaioli hanno la certezza che il proprio prodotto giustamente remunerato diventi lo spumante Italiano di qualità più bevuto al mondo.



VALDOBBIADENE DOCG: la Vinificazione

Il Valdobbiadene DOCG segue la vinificazione in bianco che è caratterizzata dall’assenza di macerazione cioè del contatto tra mosto e vinacce durante la fase di fermentazione. Il vino bianco è un prodotto generalmente da consumarsi in breve tempo e deve essere caratterizzato da doti di freschezza, acidità e profumo. La vendemmi viene anticipata in modo che queste caratteristiche prevalgano, la raccolta delle uve avviene esclusivamente a mano in modo da preservare l’integrità degli acini e non avere fermentazioni spontanee indesiderate. In questo tipo di vinificazione è importante eseguire una diraspatura in modo da eliminare la parte dei tannini presenti nei raspi. Poi il mosto e le bucce vengono mandati in una pressa a polmone che spreme le bucce o eventualmente anche i raspi in modo soffice. Al mosto ottenuto viene aggiunta anidride solforosa, mediante un solfitometro, che ha la funzione primaria di antiossidante e regola la fermentazione seguente. Il mosto quindi viene illimpidito, vengono aggiunti i lieviti selezionati e quindi mandato alla vasca di fermentazione in cui la temperatura è mantenuta controllata tra i 18-22°. Qui i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol e CO2. Questo tipo di vinificazione è molto delicata ed è molto importante che avvenga senza il contatto con l’aria che causerebbe un notevole peggioramento delle caratteristiche organolettiche del vino. 
 
Metodo Charmat
Permette di ottenere spumanti caratterizzati da aromi fruttati legati alle uve di partenza, molto freschi. Le differenze con il medodo Champenoise o classico nel fatto che il processo è veloce, isobarico ed abbiamo un unico contenitore. Può essere ottenuto uno spumante dolce o secco a seconda di quando voglio interrompere la rifermentazione. L’arresto si ottiene abbassando la temperatura di colpo a  -4 -5°C. Se si desidera uno spumante con uno bouquet più ricco e nel quale siano accentuati i sentori dovuti ai lieviti lo faccio maturare per un periodo più lungo in loro presenza, metodo Charmat lungo.
Schema di Produzione
1.                  Preparazione vino base: seguita dal taglio, chiarificazione, refrigerazione e filtrazione.
2.                  Preparazione lieviti: in modo che sia attivo e pronto per la rifermentazione.
3.                  Riempimento autoclave: le autoclavi sono in acciaio inox o in ferro smaltato collaudate a 7-8 atm con doppia parete dove circola il liquido refrigerante per il controllo della fermentazione. Al vino vengono aggiunti zuccheri, lieviti e sali minerali.
4.                  Rifermentazione in autoclave: eseguita a temperatura costante tra i 12-18°C. L’arresto si ottiene, prima se voglio uno spumante più dolce o dopo se lo desidero più secco, abbassando la temperatura di colpo a  -4 -5°C.
5.                  Travaso isobarico: dopo la rifermentazione ottengo uno spumante torbido che deve essere illimpidito per mezzo di centrifugazioni e filtrazioni in sovrappressione per evitare perdite di CO2 prodotta durante la rifermentazione. In questo modo il vino è separato dalle feccie e travasato in una seconda autoclave.
6.                  Refrigerazione e chiarificazione: per ottenere stabilità nei confronti di eventuali precipitazioni di sali di acido tartarico, raggiungo la limpidezza desiderata.
7.                  Filtrazione o centrifugazione: sempre da travaso isobarico.
8.                  Imbottigliamento isobarico: eseguito con filtrazione sterilizzante o microfiltrazione. Le bottiglie vengono riempite d’azoto, gas inerte che non si mescola alla CO2 o al vino ma fa uscire l’aria dalla bottiglia, quindi immetto il vino che fa uscire la N2 e non perdo la CO2 prodotta dalla rifermentazione.
9.                  Etichettatura

Cartizze
Un tipo particolarmente pregevole di Prosecco è quello che si produce nella zona di "Cartizze", una piccola area di 106 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di S. Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, in comune di Valdobbiadene. Un vero e proprio cru che nasce dalla perfetta combinazione fra un microclima dolce ed un terreno antichissimo, originatosi dal sollevamento di fondali marini. Sopra la roccia madre si trova uno strato di terreno assai vario, con morene, arenarie ed argille che consentono un drenaggio veloce delle piogge e, nel contempo una costante riserva d' acqua, così che le viti si sviluppano in modo equilibrato. Il nome della località, che troviamo riportato nelle mappe catastali, viene fatto risalire, da alcuni, ad un cavaliere di ventura spagnolo, che nel medioevo, dopo un lungo periodo di battaglie, si stabilì in queste colline. Un' ipotesi più accreditata sembra essere invece, quella che fa derivare il nome da "gardiz, gardizze, ecc.", espressione dialettale per indicare i gratizzi usati per l’appassimento delle uve. Nella zona del Cartizze infatti, le uve vengono vendemmiate tardi, quando gli acini iniziano a mostrare i primi segni di appassimento naturale. Ciò conferisce al vino una concentrazione di aromi e sapori di intensità inusuale. Se questa è la storia, o forse la leggenda, il merito della valorizzazione di questo vino va tutto agli estensori del Disciplinare che, fin dall' inizio, rispettarono queste peculiarità, perimetrando a parte quest' area, la quale fornisce attualmente ogni anno circa 1 milione di bottiglie di Spumante. Nasce così il "Cartizze", uno spumante sontuoso. Già il colore rimanda ad una maggiore intensità, che si manifesta con una complessità di profumi invitanti ed ampi, dalla mela alla pera, dall' albicocca agli agrumi, alla rosa, con una gradevole nota di mandorle glassate al retrogusto.Il sapore è piacevolmente rotondo, con una morbida sapidità, che il sottile perlage rinvigorisce in bocca. Prodotto quasi esclusivamente nella versione Dry, questo spumante si accompagna ai dolci della tradizione, dalla pasta frolla alle crostate di frutta e alle focacce. Ottimo non solo alla fine di ogni pranzo importante, ma per ogni brindisi augurale, per rendere più festosa ogni cerimonia, più allegra ogni festa, più solenne ogni incontro. Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze è davvero l' inimitabile suggello ai momenti belli della vita.

Valdobbiadene DOCG Rive di Col San Martino


Prodotto solo nella versione spumante è l’essenza del territorio, può essere prodotto con uve provenienti da un unico comune o frazione di esso per esaltare le caratteristiche del terrior. Il termine “Rive” nella parlata locale indica i vigneti posti in terreni scoscesi ed ha il fine di porre in risalto le mille espressioni territoriali delle 43 frazioni del Valdobbiadene DOCG.

Valdobbiadene DOCG Millesimato Spumante

Lo Spumante Millesimato proviene dalle rive più vocate per caratteristiche di altitudine ed esposizione, e deve essere prodotto unicamente da uve glera della stessa annata delle colline DOCG di Valdobbiadene. L’alta collina offre all’uva glera una maturazione più lunga, l'aromaticità è più piena, e l'acidità, soprattutto quella malica, si conserva meglio. Il Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore è conosciuto principalmente nelle versioni Brut, Extra Dry e DRY. Nel primo la rifermentazione si interrompe quando ancora rimane una percentuale di zuccheri (massimo 12 gr/l), nel secondo (tra i 12 e 17 gr/l) e nel DRY gli zuccheri residui vanno da 17 a 32g/l.

Valdobbiadene DOCG Spumante Extra dry

E' il "classico", la versione che combina l'aromaticità varietale con la sapidità esaltata dalle bollicine. Il colore è paglierino brillante ravvivato dal perlage. L'aromaticità è fresca e ricca di profumi di frutta, mela, pera, con un sentore di agrumi che sfumano nel floreale. In bocca il vino è morbido e al tempo stesso asciutto grazie ad una acidità ben presente. Da aperitivo per eccellenza, ideale a 8-10° C su minestre di legumi e frutti di mare, paste con delicati sughi di carne, formaggi freschi e carni bianche d' alta corte.

Valdobbiadene DOCG Spumante Brut

E' il Valdobbiadene DOCG più moderno ed ha un grande successo internazionale. Si caratterizza per profumi più ricchi di sentori di agrumi e vegetale fresco, che si accompagnano con una piacevole nota di pane, unita ad una bella e viva energia gustativa. Il perlage fine assicura la persistenza del sapore e la pulizia del palato, rendendolo a tavola, lo spumante per eccellenza. Da apprezzare a 7-9°C su antipasti di pesce e verdure anche elaborati, primi con frutti di mare e piatti di pesce al forno o, come è in uso nella zona di produzione, a tutto pasto.

Valdobbiadene Prosecco DOCG Rifermentato in Bottiglia

Il Rifermentato in bottiglia nasce da un'attenta scelta delle uve migliori di ogni annata, ottenute dai vigneti più pregiati. Mantenuto amabile durante l’inverno, il vino viene utilizzato per la costituzione delle cuvée idonee alla produzione di vino frizzante e spumante. Nel mese di aprile viene imbottigliato per consentirgli di iniziare la rifermentazione che ne esalterà l'aroma; al termine della fermentazione i lieviti che hanno prodotto la spuma si depositano sul fondo della bottiglia e cedono lentamente al vino sostanze naturali che lo arricchiscono nel gusto, prevenendo fenomeni ossidativi. Caratteristiche: colore giallo paglierino, bouquet elegante e complesso dovuto alle note tipiche del vitigno e alla maturazione sui lieviti, gusto secco ed armonico. Abbinamenti: ottimo come aperitivo e a tutto pasto in accompagnamento a piatti leggeri.

Valdobbiadene Prosecco DOCG Tranquillo

E' la versione meno conosciuta al di fuori della zona di produzione. Si ottiene dai vigneti più fitti e poco produttivi e da uve ben mature. La vinificazione prevede una breve macerazione a freddo delle bucce dell' uva, in modo da arricchire il vino, in aromi e struttura. Il colore è paglierino delicato, i profumi sono di mela, pera, mandorla e miele di mille fiori. La struttura è soave e persistente, con un retrogusto talvolta gradevolmente amarognolo che lo rende più articolato e complesso. Pur non essendo nato per affrontare il tempo, lo si può apprezzare anche al secondo anno di vita. Da bere a 10-12°C su antipasti delicati di mare e di terra, ed in abbinamento con i bocconcini marinati della tradizione veneta.