domenica 24 febbraio 2013

VALDOBBIADENE DOCG: TIPOLOGIE, METODO E ZONA DI PRODUZIONE


VALDOBBIADENE DOCG: LA VENDEMMIA

La vendemmia è il momento più importante ed atteso di tutto l’anno. In ogni casa di viticoltori c’è fermento, si prendono accordi per la manodopera, si preparano le forbici, i secchi, le botti, i trattori e i rimorchi. Qui la vendemmia è come un rito religioso, come da millenni, avviene esclusivamente a mano per preservarne l’integrità degli acini e quindi la qualità del prodotto. Si fanno le ultime ricognizioni tra le viti e fremendo si scrutano le previsioni del tempo in cerca di un po’ di bontempo. La vendemmia inizia nel giorno stabilito dal Consorzio di Tutela, nel momento ideale per una vinificazione ideale. Ella è una gioiosa festa e coinvolge famiglie, parenti, amici e conoscenti che tra le ridenti colline fanno riecheggiare il rito millenario della vendemmia come gioia di vita, come libertà nell’immenso verde.
La maggior parte delle aziende sono di piccole dimensioni e a conduzione famigliare, mentre le più grandi si trovano nei più pianeggianti colli di Conegliano. Non tutti i viticoltori trasformano da loro l’uva in vino ma questo può avvenire nelle tre grandi cooperative oppure nelle aziende spumantistiche. Tra i viticoltori, proprietari delle “Rive”, e cooperative-spumantisti esiste un stretto rapporto di collaborazione per la gestione delle vigne, in questo modo i vignaioli hanno la certezza che il proprio prodotto giustamente remunerato diventi lo spumante Italiano di qualità più bevuto al mondo.



VALDOBBIADENE DOCG: la Vinificazione

Il Valdobbiadene DOCG segue la vinificazione in bianco che è caratterizzata dall’assenza di macerazione cioè del contatto tra mosto e vinacce durante la fase di fermentazione. Il vino bianco è un prodotto generalmente da consumarsi in breve tempo e deve essere caratterizzato da doti di freschezza, acidità e profumo. La vendemmi viene anticipata in modo che queste caratteristiche prevalgano, la raccolta delle uve avviene esclusivamente a mano in modo da preservare l’integrità degli acini e non avere fermentazioni spontanee indesiderate. In questo tipo di vinificazione è importante eseguire una diraspatura in modo da eliminare la parte dei tannini presenti nei raspi. Poi il mosto e le bucce vengono mandati in una pressa a polmone che spreme le bucce o eventualmente anche i raspi in modo soffice. Al mosto ottenuto viene aggiunta anidride solforosa, mediante un solfitometro, che ha la funzione primaria di antiossidante e regola la fermentazione seguente. Il mosto quindi viene illimpidito, vengono aggiunti i lieviti selezionati e quindi mandato alla vasca di fermentazione in cui la temperatura è mantenuta controllata tra i 18-22°. Qui i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol e CO2. Questo tipo di vinificazione è molto delicata ed è molto importante che avvenga senza il contatto con l’aria che causerebbe un notevole peggioramento delle caratteristiche organolettiche del vino. 
 
Metodo Charmat
Permette di ottenere spumanti caratterizzati da aromi fruttati legati alle uve di partenza, molto freschi. Le differenze con il medodo Champenoise o classico nel fatto che il processo è veloce, isobarico ed abbiamo un unico contenitore. Può essere ottenuto uno spumante dolce o secco a seconda di quando voglio interrompere la rifermentazione. L’arresto si ottiene abbassando la temperatura di colpo a  -4 -5°C. Se si desidera uno spumante con uno bouquet più ricco e nel quale siano accentuati i sentori dovuti ai lieviti lo faccio maturare per un periodo più lungo in loro presenza, metodo Charmat lungo.
Schema di Produzione
1.                  Preparazione vino base: seguita dal taglio, chiarificazione, refrigerazione e filtrazione.
2.                  Preparazione lieviti: in modo che sia attivo e pronto per la rifermentazione.
3.                  Riempimento autoclave: le autoclavi sono in acciaio inox o in ferro smaltato collaudate a 7-8 atm con doppia parete dove circola il liquido refrigerante per il controllo della fermentazione. Al vino vengono aggiunti zuccheri, lieviti e sali minerali.
4.                  Rifermentazione in autoclave: eseguita a temperatura costante tra i 12-18°C. L’arresto si ottiene, prima se voglio uno spumante più dolce o dopo se lo desidero più secco, abbassando la temperatura di colpo a  -4 -5°C.
5.                  Travaso isobarico: dopo la rifermentazione ottengo uno spumante torbido che deve essere illimpidito per mezzo di centrifugazioni e filtrazioni in sovrappressione per evitare perdite di CO2 prodotta durante la rifermentazione. In questo modo il vino è separato dalle feccie e travasato in una seconda autoclave.
6.                  Refrigerazione e chiarificazione: per ottenere stabilità nei confronti di eventuali precipitazioni di sali di acido tartarico, raggiungo la limpidezza desiderata.
7.                  Filtrazione o centrifugazione: sempre da travaso isobarico.
8.                  Imbottigliamento isobarico: eseguito con filtrazione sterilizzante o microfiltrazione. Le bottiglie vengono riempite d’azoto, gas inerte che non si mescola alla CO2 o al vino ma fa uscire l’aria dalla bottiglia, quindi immetto il vino che fa uscire la N2 e non perdo la CO2 prodotta dalla rifermentazione.
9.                  Etichettatura

Cartizze
Un tipo particolarmente pregevole di Prosecco è quello che si produce nella zona di "Cartizze", una piccola area di 106 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di S. Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, in comune di Valdobbiadene. Un vero e proprio cru che nasce dalla perfetta combinazione fra un microclima dolce ed un terreno antichissimo, originatosi dal sollevamento di fondali marini. Sopra la roccia madre si trova uno strato di terreno assai vario, con morene, arenarie ed argille che consentono un drenaggio veloce delle piogge e, nel contempo una costante riserva d' acqua, così che le viti si sviluppano in modo equilibrato. Il nome della località, che troviamo riportato nelle mappe catastali, viene fatto risalire, da alcuni, ad un cavaliere di ventura spagnolo, che nel medioevo, dopo un lungo periodo di battaglie, si stabilì in queste colline. Un' ipotesi più accreditata sembra essere invece, quella che fa derivare il nome da "gardiz, gardizze, ecc.", espressione dialettale per indicare i gratizzi usati per l’appassimento delle uve. Nella zona del Cartizze infatti, le uve vengono vendemmiate tardi, quando gli acini iniziano a mostrare i primi segni di appassimento naturale. Ciò conferisce al vino una concentrazione di aromi e sapori di intensità inusuale. Se questa è la storia, o forse la leggenda, il merito della valorizzazione di questo vino va tutto agli estensori del Disciplinare che, fin dall' inizio, rispettarono queste peculiarità, perimetrando a parte quest' area, la quale fornisce attualmente ogni anno circa 1 milione di bottiglie di Spumante. Nasce così il "Cartizze", uno spumante sontuoso. Già il colore rimanda ad una maggiore intensità, che si manifesta con una complessità di profumi invitanti ed ampi, dalla mela alla pera, dall' albicocca agli agrumi, alla rosa, con una gradevole nota di mandorle glassate al retrogusto.Il sapore è piacevolmente rotondo, con una morbida sapidità, che il sottile perlage rinvigorisce in bocca. Prodotto quasi esclusivamente nella versione Dry, questo spumante si accompagna ai dolci della tradizione, dalla pasta frolla alle crostate di frutta e alle focacce. Ottimo non solo alla fine di ogni pranzo importante, ma per ogni brindisi augurale, per rendere più festosa ogni cerimonia, più allegra ogni festa, più solenne ogni incontro. Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze è davvero l' inimitabile suggello ai momenti belli della vita.

Valdobbiadene DOCG Rive di Col San Martino


Prodotto solo nella versione spumante è l’essenza del territorio, può essere prodotto con uve provenienti da un unico comune o frazione di esso per esaltare le caratteristiche del terrior. Il termine “Rive” nella parlata locale indica i vigneti posti in terreni scoscesi ed ha il fine di porre in risalto le mille espressioni territoriali delle 43 frazioni del Valdobbiadene DOCG.

Valdobbiadene DOCG Millesimato Spumante

Lo Spumante Millesimato proviene dalle rive più vocate per caratteristiche di altitudine ed esposizione, e deve essere prodotto unicamente da uve glera della stessa annata delle colline DOCG di Valdobbiadene. L’alta collina offre all’uva glera una maturazione più lunga, l'aromaticità è più piena, e l'acidità, soprattutto quella malica, si conserva meglio. Il Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore è conosciuto principalmente nelle versioni Brut, Extra Dry e DRY. Nel primo la rifermentazione si interrompe quando ancora rimane una percentuale di zuccheri (massimo 12 gr/l), nel secondo (tra i 12 e 17 gr/l) e nel DRY gli zuccheri residui vanno da 17 a 32g/l.

Valdobbiadene DOCG Spumante Extra dry

E' il "classico", la versione che combina l'aromaticità varietale con la sapidità esaltata dalle bollicine. Il colore è paglierino brillante ravvivato dal perlage. L'aromaticità è fresca e ricca di profumi di frutta, mela, pera, con un sentore di agrumi che sfumano nel floreale. In bocca il vino è morbido e al tempo stesso asciutto grazie ad una acidità ben presente. Da aperitivo per eccellenza, ideale a 8-10° C su minestre di legumi e frutti di mare, paste con delicati sughi di carne, formaggi freschi e carni bianche d' alta corte.

Valdobbiadene DOCG Spumante Brut

E' il Valdobbiadene DOCG più moderno ed ha un grande successo internazionale. Si caratterizza per profumi più ricchi di sentori di agrumi e vegetale fresco, che si accompagnano con una piacevole nota di pane, unita ad una bella e viva energia gustativa. Il perlage fine assicura la persistenza del sapore e la pulizia del palato, rendendolo a tavola, lo spumante per eccellenza. Da apprezzare a 7-9°C su antipasti di pesce e verdure anche elaborati, primi con frutti di mare e piatti di pesce al forno o, come è in uso nella zona di produzione, a tutto pasto.

Valdobbiadene Prosecco DOCG Rifermentato in Bottiglia

Il Rifermentato in bottiglia nasce da un'attenta scelta delle uve migliori di ogni annata, ottenute dai vigneti più pregiati. Mantenuto amabile durante l’inverno, il vino viene utilizzato per la costituzione delle cuvée idonee alla produzione di vino frizzante e spumante. Nel mese di aprile viene imbottigliato per consentirgli di iniziare la rifermentazione che ne esalterà l'aroma; al termine della fermentazione i lieviti che hanno prodotto la spuma si depositano sul fondo della bottiglia e cedono lentamente al vino sostanze naturali che lo arricchiscono nel gusto, prevenendo fenomeni ossidativi. Caratteristiche: colore giallo paglierino, bouquet elegante e complesso dovuto alle note tipiche del vitigno e alla maturazione sui lieviti, gusto secco ed armonico. Abbinamenti: ottimo come aperitivo e a tutto pasto in accompagnamento a piatti leggeri.

Valdobbiadene Prosecco DOCG Tranquillo

E' la versione meno conosciuta al di fuori della zona di produzione. Si ottiene dai vigneti più fitti e poco produttivi e da uve ben mature. La vinificazione prevede una breve macerazione a freddo delle bucce dell' uva, in modo da arricchire il vino, in aromi e struttura. Il colore è paglierino delicato, i profumi sono di mela, pera, mandorla e miele di mille fiori. La struttura è soave e persistente, con un retrogusto talvolta gradevolmente amarognolo che lo rende più articolato e complesso. Pur non essendo nato per affrontare il tempo, lo si può apprezzare anche al secondo anno di vita. Da bere a 10-12°C su antipasti delicati di mare e di terra, ed in abbinamento con i bocconcini marinati della tradizione veneta.

venerdì 8 febbraio 2013

DEGUSTAZIONE RABOSO DEL PIAVE: UN VINO NOBILE


DEGUSTAZIONE RABOSO DEL PIAVE: UN VINO NOBILE

MOSTRA VALDOBBIADENE DOCG COL SAN MARTINO
MERCOLEDI 10 APRILE 2013 ORE 20.30

Il Vino Raboso Piave
 Il Raboso è un vino di antichissime origini, che viene prodotto da uno dei rari vigneti presenti nel NordEst dell'Italia prima dell'avvento di Roma. Lo conferma Plinio il Vecchio nella sia Naturalis Historia,  affermando che in quest'area si produceva llora il Picina omnium nigerrima (vino di colore simile al nero della pece), antenato quindi del Raboso, del Terrano, del Refosco e del Friularo. Caduto l'impero romano e con esso il culto della vitivinicoltura, occorre attende i tempi nuovi, quando Venezia estende la sua civiltà in terraferma, per ritrovare il ricordo di questo vino. Nel 1679, il trevigiamo Jacopo Agostinetti, giunto all'età di 83 anni, scrive un volume di memorie che si intitola "Cento e dieci ricordi che formano il buon fattor di villa" ed alcuni di questi ricordi riguardano proprio il vino Raboso. "Qui nel nostro Paese - scrive nel ricordo 24 - per lo più si fanno vini neri per Venezia di uva nera che si chiama recaldina, altri la chiamano Rabosa per esser uva di natura forte". Il Carpenè, uno dei fondatori della Scuola Enologica di Conegliano, cita in una sua relazione del 1871, la Rabosa nera fra le prime uve da lui sperimentate per la vinificazione ed aggiunge che è forse la più importante varietà del Veneto: questo ci permette di affermare che a quel tempo doveva essere molto diffusa. L’importanza di questa vite, deve aver però subito in quei tempi un certo declino, poiché nel Bollettino Ampelografico del 1885 si legge tra l’altro che “questo tipo di vino aveva una assai maggiore importanza che al presente… Trovansi memorie di simili vini (miscele di più tipi, tra cui il Raboso) inviati con gran plauso all’estero: in cantine di ricchi inglesi si trovarono ancor non molti anni addietro bottiglie di questo vino donato e procurato dagli ultimi ambasciatori della Repubblica veneta”.
1.     RABOSO FRIZZANTE (AZ. BELLUSSI)
2.     RABOSO DOC PIAVE (CONFRATERNITA- AZ.SANDRE)
3.     MALANOTTE PIAVE DOCG (CASA ROMA)
4.     MALANOTTE PIAVE DOCG (GELSAIA – GIORGIO CECCHETTO)
5.     RABOSO PASSITO (BONOTTO DELLE TEZZE)

LA SERATA SARA’ GUIDATA DAL PROF. VANINO NEGRO, DOCENTE DI DEGUSTAZIONE ENOLOGICA PRESSO L’UNIVERSITA’ DI PADOVA
COSTO DELLA DEGUSTAZIONE con brochure, E BUFFET FINALE CON ASSAGGIO VALDOBBIADENE DOCG
 € 14,00  
Prenotazione obbligatoria per info  Marco Merotto cell. 348-3105559,
          Delegato ONAV Luca Barbon 346-0101722

giovedì 7 febbraio 2013

SALMERINO A COL SAN MARTINO



Salmerino a Col San Martino

Col San Martino – Mostra Valdobbiadene DOCG MERCOLEDI 3 APRILE 2013 ore 20.00

salmerino in carpaccio con puntine di asparagi bianchi crudi
salmerino marinato con aceto di mele e cipolla bianca
salmerino in tempura di mais
risotto con salmerino al Valdobbiadene D.O.C.G. Brut
pappardelle fatte in casa con salmerino affumicato
salmerino al forno con patate al rosmarino
crostatina di noci caramellate con crema al prosecco
Vini
Spumante Valdobbiadene D.O.C.G. Extra Dry.
Spumante Valdobbiadene D.O.C.G. Brut
Vino della Tradizione “Secco”
Spumante Valdobbiadene D.O.C.G. Dry
                             
Menu: 37,00 €  acqua e vini compresi


Barricata Srl
Località Barricata 38055 Grigno (TN) P.I. 02140930229
Tel rifugio +39 0461 765139    Cell. 3346729380
info@rifugiobarricata.it www.rifugiobarricata.it

martedì 5 febbraio 2013

PERLAGE D'AUTORE




PERLAGE D’AUTORE
Col San Martino – Mostra Valdobbiadene DOCG 26 marzo 2013 ore 20.30

La conoscenza da parte del consumatore è un passaggio essenziale finalizzato a favorire la penetrazione sul mercato di un determinato prodotto. Questo step è quanto mai importante in ambito enogastronomico dove, a fronte di prodotti di assoluta eccellenza, non corrisponde un’adeguata conoscenza da parte del consumatore che quindi non è in grado di distinguere prodotti di diversa qualità, e accettare le differenze di prezzo. Alla secolare tradizione produttiva di un determinato cibo o vino non sempre corrisponde una reale consapevolezza delle caratteristiche e del valore qualitativo e culturale dello stesso da parte della popolazione locale.
Ecco quindi nascere, proprio partendo dal cuore della sua zona di produzione, l’idea di realizzare, nell’ambito della Primavera del Prosecco Superiore – Mostra del Valdobbiadene DOCG di Col San Martino, una serata tecnico – divulgativa di approfondimento sulla storia, le tecniche produttive e le caratteristiche gusto – olfattive delle diverse tipologie di questo importantissimo vino Italiano. La serata, condotta dal sommelier/degustatore AUGUSTO GENTILLI, direttore editoriale del portale di cultura enogastronomica World Wine Passion (www.worldwinepassion.it - www.worldwinepassion.com), affronterà inizialmente i più importanti aspetti inerenti il territorio, i vitigni, le tecniche di produzione e le diverse denominazioni e tipologie del prosecco. La serata continuerà con la degustazione alla cieca di tutte le tipologie di Valdobbiadene Prosecco Docg prodotte a Col San Martino.

Vini in degustazione:
  1. Secco
  2. Amabile
  3. Frizzante Rifermentato in bottiglia
  4. VALDOBBIADENE DOCG Spumante brut
  5. VALDOBBIADENE DOCG Spumante Extra Dry
  6. VALDOBBIADENE DOCG Spumante Rive di Col San Martino
  7. Passito

Seguirà una degustazione  di pesce con preparazioni a cura del Gruppo Ristorazione Tipica Caorlotta, il tutto abbinato ad un banco d’assaggio di tutti i vini di Col San Martino presenti alla Mostra, ad allietare la serata saranno le note Jazz dell’orchestra Blueberry Trio di Rovigo.Con la presenza dello Chef Glacier ANTONIO MEZZALIRA, gelatiere padovano e Campione del Mondo al MIG di Longarone del 2008 che ci delizierà il finale di serata con il Gelato al Prosecco! La serata è rivolta ad  appassionati, ristoratori, enotecari, degustatori, sommelier. L’evento si terrà martedi 26 marzo ore 20.30 presso gli storici locali della Mostra del Valdobbiadene DOCG a Col San Martino.

Costo della serata 15€
Prenotazione obbligatoria per info  Marco Merotto 348-3105559



Gruppo Ristorazione Tipica Caorlotta

Il GRUPPO della “RISTORAZIONE TIPICA CAORLOTTA” nasce dalla volontà dell’Associazione Confcommercio di mettere insieme i Ristoranti dell’Ascom di Caorle che credono fortemente nella necessità di tutelare e valorizzare la cucina tipica locale. La creazione di questo gruppo e del suo marchio di qualità, serve a raggiungere molteplici obiettivi tra questi: la valorizzazione della cucina tipica, l’arricchimento dell’offerta turistica, l'accrescimento della fiducia e dell’interesse dei consumatori, lo stimolo tra gli operatori per definire costantemente un alto standard di qualità della gastronomia locale, in sostegno ai prodotti ittici, presi nel nostro mare, dai nostri pescatori. Il marchio di qualità, del gruppo “RISTORAZIONE TIPICA CAORLOTTA”, rappresenta ristoranti, con attività aperte tutto l’anno, in grado di indicare, favorire e proporre i piatti tipici della cucina marinara locale nel rispetto della tradizione, della genuinità e della garanzia di provenienza del prodotto ittico utilizzato come il “Moscardin” di Caorle, unica qualità di polipo che vive, cresce e viene pescato nel mare di fronte a Caorle e che, messo all’asta dopo poche ore dalla cattura, viene servito direttamente nelle prelibate ricette dei Nostri Ristoranti.

Caorle
CAORLE, situata tra Venezia e Trieste, completata nell’offerta turistica dalle splendide località di Porto S. Margherita e Duna Verde, è un noto centro turistico dell’Alto Adriatico. Qui mare e spiaggia si incontrano con la storia, la cultura, la pesca ed il fascino della laguna. Visitare Caorle è un piacere da non perdere: la spiaggia dorata, il porto peschereccio con i suoi colori e il mercato ittico con le sue antiche tradizioni, come l’asta del pesce “in recia” (all’orecchio), le calli ed i campielli che ricordano Venezia, il magico incanto della laguna, amata da E. Hemingway ed in particolare i prelibati piatti locali della cucina tradizionale come “il Moscardin”, “Il Broeto alla Caorlotta”, il “Saor” e la “Pasta al nero di sepa”. Tutti piatti che il gruppo della “Ristorazione Tipica Caorlotta” presenta ed offre a chi visita questa affascinante città.

Gruppo Ristorazione Tipica Caorlotta
Ristorante “al Bateo” - Ristorante “da Nappa” -  Ristorante “la Ritrovata” – Ristorante “Pic Nic” – Ristorante “Taverna Caorlina” – Ristorante “da Buso” – Ristorante “Astro” – “Casa del Gelato”

domenica 3 febbraio 2013

COLFONDO: IL VINO DELLA TRADIZIONE DI VALDOBBIADENE


COLFONDO: IL VINO DELLA TRADIZIONE DI VALDOBBIADENE

Col San Martino – Mostra Valdobbiadene DOCG   LUNEDI 25 MARZO 2013 ore 20.30

Il ColFondo (chiamato anche SUR LIE o rifermentato in bottiglia) è il vino della tradizione di Valdobbiadene ed è prodotto dalla maggior parte delle piccole aziende della zona. Alla produzione di questo vino  si utilizza la tipica uva della zona storica di Valdobbiadene, la Glera. Vendemmiata ben matura viene vinificata e fermentata, il freddo invernale arresta la fermentazione che riprenderà con il rialzo termico primaverile. L’imbottigliamento avviene tra marzo e aprile a cui segue la fermentazione e la maturazione sui lieviti. Ogni bottiglia di colfondo è unica, in quanto rifermentata singolarmente in modo naturale conferendo a questo vino i classici profumi di lievito, crosta di pane e note fruttate dando complessità e pienezza olfattiva, struttura e mineralità. Ogni annata si differenzia dalle altre e l’età delle bottiglie incide sull’equilibrio del vino, questa tipologia di “Prosecco” è quella più longeva. Il Colfondo prodotto a Valdobbiadene può essere dichiarato DOCG se viene tappato con tappo a sughero e posta apposita fascetta di stato, molti produttori della zona lo producono come Prosecco DOC TREVISO o vino bianco, rifermentato in bottiglia e questo per utilizzare il tappo a corona che consente al vino la massima riduzione. Il Colfondo va servito ad una temperatura di 8°C scaraffato quindi limpido, anche se c’è chi lo serve torbido. Il periodo ideale per il consumo va da metà ottobre in poi. Questo metodo storico di produzione è stato soppiantato dal Metodo Charmat, ma un  gruppo di giovani produttori già da tempo si sta operando per valorizzare e proteggere questo prodotto.
Ecco le Aziende presenti :
1. Az. Agr. DAMUZZO RENATO – COL SAN MARTINO
2. Az. Agr. FERRONATO F.LLI – COL SAN MARTINO
3. Az. Agr. FOLLADOR ALBERTO – COL SAN MARTINO
4. Az. Agr. MEROTTO GIANCARLO – COL SAN MARTINO
5. Az. Agr. CASTELIR PEDERIVA ALESSANDRO – COL SAN MARTINO
6. Az. Agr. BRUSTOLIN NICOS – COLBERTALDO
7. Az. Agr. MIOTTO WALTER – COLBERTALDO
8. Az. Agr. COL DEL SAS SPAGNOL ORAZIO – COLBERTALDO
9. Az. Agr. BORTOLIN BRUNO – VALDOBBIADENE
10. Az. Agr. CANEVA DA NANI – VALDOBBIADENE
11. Az. Agr. VALDIVINA – VALDOBBIADENE
12.  ZANOTTO COL FONDO- TARZO
Degustazione condotta da ALESSANDRO CARLASSARE, collaboratore della Guida dei Vini Buoni d’Italia, degustatore e Wine Blogger, 12 Vini in degustazione con buffet finale in abbinamento.

Costo della serata 10€
Prenotazione obbligatoria per info  Marco Merotto cell. 348-3105559